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High Resolution Zoomify

La galleria High Resolution è realizzata con Zoomify, comando di esportazione di Photoshop che permette di generare un box di visualizzazione di una immagine in alta definizione mantenendo tutte le caratteristiche originarie del file.
Il suo utilizzo è molto interessante perchè consente di sfatare quei dubbi soprattutto per un principiante avendo a disposizione tutti i parametri visivi che solo un’immagine a piena risoluzione può dare. La mancanza del dettaglio o il troppo rumore tal volta sconforta anche i più avanzati e farsi delle domande poi diventa naturale. Di chi è la colpa? Mia, dell’obiettivo o di un corpo macchina non all’altezza di particolari riprese? Partendo dal presupposto che conoscere almeno l’ABC della fotografia è importante per capire cosa e come stiamo fotografando, va detto che oltre all’aspetto meramente teorico e pratico è importante conoscere anche la propria strumentazione e magari anche quello che offre il mercato. Ad esempio se pretendiamo di fare delle macro con un 18/200 sicuramente non è corretto ma non impossibile. Infatti ci sono accessori che permettono di modificare la fisicità dell’obiettivo restituendoci dei risultati soddisfacenti. Ma non solo! Conoscere anche gli aspetti della propria DSLR, la sua tecnologia e l’elettronica vi aiuterà a comprendere tanti piccoli aspetti che messi tutti assieme vi daranno una maggior consapevolezza durante una ripresa.

Quindi che siano vecchi modelli PRO, entry level o le ultime novità sul mercato è importante avere una discreta padronanza della strumentazione e della sua gestione.

Questa galleria è caratterizzata da alcune immagini di qualità ma anche di altre che possono sembrare carenti di dettaglio ma nonostante il risultato di quest’ultime siamo in grado ugualmente di eseguire stampe con formato 30×45 o 50×70 di qualità dove magicamente non noteremo quei difetti che invece a monitor sono evidenti.

Con Zoomify è possibile navigare all’interno del Box tramite un’interfaccia di 752 x 500 pixel, incrementando lo zoom dell’immagine fino alla sua massima risoluzione permettendo di riprodurre tutti i pregi e i difetti. Sarà interessante per verificare particolari come dettaglio, rumore e colori.
Giusto o sbagliato che sia, valutare un’immagine dal web non è molto affidabile specie se abbiamo le idee confuse, buona scuola è stampare i propri lavori per avere un responso più fedele .

Se prendiamo un file nativo di una fotocamera, ad esempio da 12 milioni di Pixel a 300 dpi e lo trasformiamo a 345600 pixel a 96 dpi corrispondente alla risoluzione più diffusa nel web (720 x 480 pixel), dopo il ridimensionamento di norma applichiamo una maschera di contrasto per restituire all’immagine quel dettaglio che è andato in parte perso nella ricostruzione dei pixel ma attenzione perché come si noterà nell’esempio sotto questa procedura può diventare anche uno specchietto per le allodole.

Esempio di una foto che ha subito un ridimensionamento e intervento di recupero nitidezza.

L’immagine che vediamo sopra è una ripresa eseguita con errori intenzionali per dimostrarvi come la realtà sia ben diversa da ciò che osserviamo.

Intanto partiamo dall’attrezzatura anche se non è determinante.

Nikon D5000, Nikon Micro AF 200 f/4, il robusto cavalletto della Gitzo GT 5541LS, testa a cremagliera Manfrotto 405 e per concludere una slitta micrometrica Novoflex Castel XL dove con quest’ultima ho spostato il punto di fuoco per renere il dettaglio leggermente sfuocato contando anche che la D5000 non ha la funzione mirror up ovvero l’alzata preventiva dello specchio che aiuta in caso di tempi d’esposizione lunghi ad annullare le micro vibrazioni generate dalle parti meccaniche dello specchio .
Preciso, per non creare confusione, che quello che vedrete non è il massimo risultato che si ottiene con una fotocamera entry level. Si possono eseguire immagini decisamente migliori come vedrete all’interno della galleria di questo articolo.

Questo non è un test della strumentazione, l’intento è aiutarvi a fare chiarezza sulla bontà delle vostre immagini dando minor importanza “se non solo all’aspetto puramente estetico” alle critiche sul dettaglio e il rumore per coloro che abitualmente caricano le proprie immagini sui vari blog o forum per ricevere dei pareri. Il web è indubbiamente un ottimo strumento per lo scambio di informazioni da cui imparare tantissimo e altrettanto si impara dalle critiche ricevute soprattutto da quelle negative ma da quest’ultime tal volta bisogna  stare attenti perché dovrebbe esserci più responsabilità e consapevolezza nella critica perché ci stiamo basando su un’immagine a bassa risoluzione.

Tornando al fotogramma sotto vediamo come la realtà sia abbastanza diversa dalla foto sopra, la percezione visiva che il nostro occhio interpreta come un corretto dettaglio è stata per così dire ingannata.

Crop 100% di 4 aree selezionate dal file di origine.

Quindi prima di demoralizzarvi o screditare il materiale che avete, date sempre il giusto peso nella valutazione delle foto che vedete nel web come traguardo e ponderate bene le critiche che ricevete, piuttosto andatevi a vedere una bella mostra fotografica sicuramente più affascinante che una foto vista su un monitor. Osservare una stampa è come leggere un libro, noterete i pregi ma anche i difetti caso mai ce ne sono. Inoltre alle mostre solitamente ci sono anche gli autori che possono (non sempre) fornirvi ulteriori dettagli durante una ripresa o qualche consiglio top secret.

Concludendo, questa foto non ha caratteristiche qualitative basilari per essere stampata mentre sarà funzionale e di impatto se utilizzata per le pubblicazioni Web.

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